#89 del 09-10-2009
TXT: Albo PICS: Marco Morgi - Felice de Sena
Neglii anni 90, quando ancora non c'era la cultura del cemento alla quale pian piano ci stiamo "educando" e i costruttori di rampe non erano poi così tanti, uno dei pochi modi per skateare uno skatepark degno di questo nome era quello di spostarsi (facendosi spesso un sacco di kilometri) per raggiungere rampe o park costruite da skateobarders. Strutture autocostruite e nella maggior parte dei casi autofinanziate che sopperivano in molti casi alla mancanza di street spot locali.
A guardarli orai ora erano tempi davvero diversi, non c'è era tutta la circolazione dell'infomazione che c'è ora grazie al web e qualsiasi magazine o video (rigorosamente in vhs) non veniva semplicemente sfogliato ma era un vero e proprio oggetto di studi dalla prima all'ultima parola o fotografia.
(Marco Morigi Fs Lipslide foto Felice De Sena, SpaceCake n.8 anno 2000)
Erano tempi in cui non c'erano almeno 3 contest ogni weekend anche d'inverno e la popolarità dello skateboard non lo rendeva appetibile a grosse multinazionali o aziende extrasettore pronte a sborsare decine (o centinaia) di migliaia di euro per un contest. .Dalle mie parti, in emilia, i "feudi" che anche nel "periodo buio" della seconda metà degli anni novanta continuavano a sbattersi per mettrere insieme strutture e contest erano due, l'STR skateopark costruito da Elia Liquori e soci a Reggio Emilia e l'Oasi skatepark costruito a Marina di Ravenna da Marco Morigi e soci.
Chi skateava in quegli anni sa che deve qualcosa ad entrambe quelle realtà perchè oltre ad essere state un punto di aggregazione, sono state un vero e proprio stimolo per altri ad intraprendere progetti simili nelle loro città. Almeno io, sicuramente io gli devo un paio di birre per tutte le rotture di cazzo tra domande su misure, giurie, contest etc.
Putroppo, dopo l'STR di Reggio, che ha smesso di esistere così come lo conoscevamo qulache anno fa, il ricambio generazionale ha mietutto l'ennesima (e credo ultima) vittima tra gli skatepark DIY storici del nostro paese: ci ha scritto oggi Marco Morigi, che nel frattempo si è sposato ed è diventato parà e con una mail, per comunicarci che da oggi, l'oasi skatepark è ufficiamente in vendita.
Correva l’anno 1996 quando con il posizionamento di piccole rampe da salto all’interno di un campo da tennis dell’allora centro sportivo Oasi Park nasceva l’Oasi Skatepark costruito e gestito dal sottoscritto per placare la passione della tavoletta (skateboarding), passare un po’ di tempo con gli amici e colmare la mancanza di infrastrutture (skatepark) nella zona.
Anno dopo anno le rampette sono diventate vere e proprie rampe, sempre più larghe, sempre più alte e la pavimentazione da asfalto sintetico è diventata duro e liscio cemento al quarzo, l’Oasi Park è diventato Taverna Bukowski e le garette locali sono diventate lo Slam Trick.
Oggi, dopo tredici lunghi anni, l’Oasi Skatepark risulta essere uno degli street course meglio concepiti del vecchio continente, forse non il più attuale ma tra i più impegnativi e prestigiosi skatepark in circolazione.
Oggi questo monumento allo skateboard di legno e lamiere dovrà continuare il suo percorso, ahimè, senza il suo padrone …
in poche parole l’Oasi Skatepark è in vendita!
Visto che con tutta probabilità la mia ipotesi di ricoprirlo in cemento così com'è e tenerlo lì come memoria storca nazionale non è praticabile, Marco cerca persone iteressate alle strutture del park. Per chi chi fosse interessato, lo può contattare ai recapiti qui sotto:
Marco Morigi
tel 338/2511304
email volumevideo@gmail.com
skype volumevideo
google talk: volumevideo@gmail.com
Grazie Moro!
Ps: e adesso l'edizione 2010 di slamtrick dove si fa?
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