#86 del 11-06-2009
TXT: Albo VIDS:Sergio Minnici
Ci siamo chiesti in tanti, credo, cosa sia successo nelle Marche visto che in meno di due anni sono nate ben 4 strutture (tra park e plaza) tutte realizzate in cemento e pronte a restare lì dove sono per un bel po'ì di anni, senza il rischio che marcisca del legno, si sfondi un pannello o qualcuno abbia la bella idea di appicare un incendio.Fresco di inaugurazione, abbiamo fatto quattro chiacchiere con Luca Crestani che insieme ad imprese ed architetti ha seguito la realizzazione del progetto.
A giudicare dal ritmo con cui nascono park e plaza nella vostra zona si direbbe che le amministrazioni comunali si siano innamorate di skateboard e cemento e mi sa che in tutte le altre città italiane si stanno chiedendo come avete fatto. Li avete ipnotizzati tutti ?
Diciamo che tutto è partito dal primo park che h costruito Cooping a Porto Sant Elpidio e poi da lì si è innescata una reazione a catena tra i vicini comuni che si sono fatti concorrenza l’uno con l’altro per avere uno skate park.
È così in pochi anni ci siamo ritrovati a fare progetti e a seguire direttamente i lavori di costruzione di park in cemento, come quello di Civitanova Marche, poi di Potenza Picena, Macerata e ora di questo più grosso per il comune di Osimo.
Sicuramente sono serviti tanti anni di petizioni e richieste da parte dei skater, ma la cosa più importante è che ci sia veramente interesse da parte del comune di investire sulla costruzione di park pubblici dedicati a gli skater.
Fino a due anni fa, nelle marche eravamo messi male come strutture ,ora stiamo vivendo un momento di grande interesse verso questo fenomeno, proprio perché è una zona nuova e la scena skate è in continua crescita, quindi è il momento giusto di spingere sull’accelleratore.
Come siete stati coinvolti nel progetto e quale contributo avete dato alle varie fasi realizzative, da progetto a posa in opera ?
Per questo progetto sono stato chiamato un po' all’ultimo momento, quando i progetti erano già stati fatti e i lavori erano già cominciati.
Quindi mi sono ritrovato a collaborare con l’architetto Fernando Cipriani che aveva eseguito i primi disegni e poi in loco mi sono confrontato più volte con ‘'architetto Fabio Pieroni che è stato molto disponibile nel prendere in considerazione le modifiche da apportare al progetto strada facendo ,che si sono rivelate importanti per la skateabilità del park.
Ovviamente ci sono stati anche dei piccoli errori di realizzazione, ma sostanzialmente sono errori di piccola entità, che non hanno pregiudicato la funzionalità della struttura.
Contrariamente a molti altir park nostrani, quelli della tua zona sono stati realizzati in opera, senza utilizzare cioè moduli prefabbricati, vuoi parlarci dei motivi e dei pregi/difetti di questa scelta ?
Il motivo principale che spinge i comuni a far realizzare queste opere da ditte locali di costruzione in calcestruzzo, è che si risparmia molto, ma allo stesso tempo è sempre un rischio per la riuscita finale della struttura. Perché ogni ditta ha il suo modo di lavorare e non sempre i consigli dati da skater vengono seguiti alla lettera. Bisogna avere la possibilità e la competenza di seguire passo dopo passo i lavori in cantiere, perché poi quando gli elementi vengono gettati, se sono sbagliati non si possono più modificare.
Ci dai un poì di dettagli sul park, quanti metriquadri, quali strutture, perchè questo tipo di design, se sarà illuminato, se avrà
funzioni diverse dal solo skatepark etc.?
L’illuminazione per ora non cè, ma sarà presto aggiunta,come le ultime rifiniture che purtroppo non si sono riuscite a fare per i tempi molto ristretti dell’inaugurazione.
Il park misura circa 1500mq,è a forma di diamante ed è strutturato in due settori se vogliamo, in torno al perimetro troviamo una serie di gobbe e quarter a parabolica che ti permettono di girare il park facilmente divertendoti anche se sei uno skater alle prime armi e invece nella parte centrale sono concentrate tutte le strutture più tecniche con vari passamani dritti e in discesa, muretti bankati e a rainbow, euro gap con manual pad e tante altre cose.
Grazie alla sua grandezza e alla forma irregolare si sono create delle diverse line che lo rendono molto skateabile e diverso dagli altri.
In quanto tempo è stato realizzato?
Era da tre anni che si diceva di fare un park a Osimo, ma poi col tempo si sono perse le speranze di una imminente realizzazione, fino a quando circa tre mesi fà ricevo una telefonata dal mio amico Mario Paolillo (proprietario del negozio Big Air)che mi informa dell’ inizio dei sbancamenti del terreno per la costruzione del park.
Così da lì sono partiti i primi colloqui con i progettisti e i costruttori ed è cominciata questa collaborazione ai lavori di costruzione….devo dire che tutte le ditte coinvolte hanno lavorato a pieno ritmo e con molta professionalità in tempi record, non avrei mai pensato che sarebbero riusciti a fare tutto in poco più di due mesi.
Quanto è costato il tutto?
All’inizio si parlava di un investimento di 150 mila euro, ma come tutti i progetti iniziali poi con il tempo e gli imprevisti del mestiere la cifra è cresciuta strada facendo per l’aggiunta di vari elementi e per la decisione di usare solo materiali di ottima qualità. Quindi alla fine dei conti penso che saremo intorno ai 300mila euro tutto finito.
Come è regolamentato l'accesso allo skatepark, esiste un'associazione che lo gestisce o è pubblico e sempre aperto?
Per ora l’uso dello skate park é libero, ma a breve sarà montato un cancello per il controllo entrate e si dovrà fare un abbonamento ( i prezzi ancora non si sanno) per usare la struttura nel modo giusto e già dalla settimana prossima comincerò con i vari corsi di skate che si terranno per tutto il periodo estivo.
Se un assessore, un sindaco o un consigliere comunale stesse leggendo queste righe e fosse intenzionato a realizzare uno skatepark, cosa ti sentiresti di consigliargli/dirgli.
Se un Comune ha intenzione di investire in una cosa nuova e incentivare questa specie di discipline con la realizzazione di un a pista da skate, il primo passo è quelli di contattare gli skater locali per capire le loro esigenze e poi in base al budget disponibile farsi consigliare direttamente da loro per contattare una ditta specializzata o un persona fidata e professionale che possa fare i disegni e seguire da vicino i lavori di costruzione.
E se dovessi dare gli stessi consigli ad uno skateboarder intenzionato a chiedere uno skatepark nella sua città?
Se si è un gruppo affiatato di skater, la cosa migliore per essere tenuti in considerazione dalle Amministrazioni Comunali è quella di formare una Associazione Sportiva Dilettantistica e fare richiesta scritta per la realizzazione di un park apposito per lo skate e poi incrociare le dita…eheheh!!!
Come sempre c’è bisogno anche di un po di culo...
Ringraziamenti, saluti, link, varie ed eventuali?
Prima di tutto ci tengo a dire che questo è sicuramente un grande investimento per il comune di Osimo, infatti un grande ringraziamento và alla indispensabile collaborazione della Società Sportiva presieduta da Stefano Orlandoni, che hanno creduto fin dall’inizio in questa opera e non hanno avuto paura di spendere soldi per creare un posto dove possano divertirsi molti giovani appassionati di skate e altre discipline.
Poi ringrazio Mario Paolillo che ha rappresentato i skater locali e si è sbattuto per far sì che questa struttura fosse realizzata, ovviamente il Comune di Osimo e gli architetti Fernando Cipriani e Fabio Pieroni che mi anno assecondato in tutte le mie richieste.
Ultimi ringraziamenti vanno a tutte le imprese che hanno eseguito le opere:
F.lli Foresi – Osimo – impresa appaltatrice
F.lli Barletta – Osimo – opere in cemento armato
Sogema – San Severino – fornitura calcestruzzo
Frentana Resine – Lanciano – rasatura rampe
Edilpav – Penne – pavimentazione al quarzo
Ecm – Osimo – opere in ferro
MS Macrolei – Osimo – opere di falegnameria
Per.Fer. – Giulianova – recinzioni
Un saluto a tutti e speriamo di vederci presto per una sana skateata nel nuovo Skate Par di Osimo.
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