#79 del 09-09-2008
TXT: Albo
PICS: N/A
Una delle costanti del mondo dello skataboarding è quella degli ingredienti che compongono una tavola, certo negli anni le misure e gli shape sono cambiati ma com'erano gli skate poco meno di vent'anni così sono rimasti: sette strati di acero canadese pressati e tenuti insieme da colle ureiche con formule diverse. Ogni woodshop che produce tavole ha elaborato negli anni la sua personale formula segreta frutto di anni di esperienza e di ricerche talvolta maniacali che tiene conto del taglio dei legni, della formula delle colle, della temperatura dell'aria dell'umidità e tanti altri particolari;
Nel corso degli anni si sono affacciate sul mercato tantissime alternatvie, l'utilizzo di più o meno strati (5 e 9)sempre in numero dispari, l'utilizzo di colle epossidiche e materiali compositi, la laminazione verticale con fibre di vetro, l'utilizzo di camere d'aria riempite di elio tra gli strati, l'utilizzo di uno strato in canapa e pure l'utilizzo di strati di fibra di carbonio. Per non parlare delle tavole interamente realizzate in materiali compositi come la revdeck di Tas Pappas. Personalmente sono sempre stato scettico e stando a quel che si vede negli skateshop non sono il solo, nessuna di queste innovazioni ha avuto eccessiva fortuna forse per il prezzo eccessivo o per i benefici irrisori che portava.
L'ultima tendenza degna di nota, soprattutto tra le skatecompany di oltre oceano è l'utilizzo del Bamboo, sempreverde di origine prevalentemente asiatica che oltre a nutrire i panda ed essere utilizzata in molti modi diversi nell'edilizia ecosostenibile, pare essere anche un materiale interessante per costruire tavole da skateboard.
Qualcuno, già da un po' ci realizza tavole per intero, alcuni longboard sono ormai da anni in bamboo, ma molti altri e ben più noti marchi tipo Habitat e stereo giusto per citarne un paio hanno da poco iniziato a realizzare tavole con un anima di pochi strati alternati al tradizionale acero canadese per dare, dicono, reattività, pop e salvare l'ambiente. Non so che tipo di pop e durata possano avere questo tipo di tavole ma leggendo un po' in giro il costo inferiore del legno non è l'unico lato positivo di questo materiale.
Se pensate a quante tavole consuma uno skateboarder in strada e pensate che le piante utilizzati per produrre le tavole normalmente hanno qualche decennio, sicuramente scoprire che lo skateboarding sia al 31esimo posto tra le cause di deforestazione in nord america non sarà così sorprendente, anche se un po' fa effetto.
Oltre ad avere caratteristiche fisiche superiori rispetto all'acero (pare essere più leggero e più resistente)il bamboo ha un costo decisamente inferiore e soprattutto ha una crescita rapidissima raggiungendo anche i 160 cm in una settimana e una produzione per metro quadro superiore a molte altre piante. Un'altro plus è che anche una tavola craccata ed inutilizzabile può essere riciclata per produrre materiali compositi per arredamento e edilizia.
Non ho la minima idea di quale pop e tenuta possano avere le tavole in bamboo e sicuramente lanciarsi da 12 scale con una tavola fatta di cibo-per-panda a qualcuno può non dare quella tranquillità che può dare il buon vecchio acero ma chissà, se oltre a poppare come prima si salvano un paio di piante e si risparmia qualche euro, non è proprio malaccio...
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Nel corso degli anni si sono affacciate sul mercato tantissime alternatvie, l'utilizzo di più o meno strati (5 e 9)sempre in numero dispari, l'utilizzo di colle epossidiche e materiali compositi, la laminazione verticale con fibre di vetro, l'utilizzo di camere d'aria riempite di elio tra gli strati, l'utilizzo di uno strato in canapa e pure l'utilizzo di strati di fibra di carbonio. Per non parlare delle tavole interamente realizzate in materiali compositi come la revdeck di Tas Pappas. Personalmente sono sempre stato scettico e stando a quel che si vede negli skateshop non sono il solo, nessuna di queste innovazioni ha avuto eccessiva fortuna forse per il prezzo eccessivo o per i benefici irrisori che portava.
L'ultima tendenza degna di nota, soprattutto tra le skatecompany di oltre oceano è l'utilizzo del Bamboo, sempreverde di origine prevalentemente asiatica che oltre a nutrire i panda ed essere utilizzata in molti modi diversi nell'edilizia ecosostenibile, pare essere anche un materiale interessante per costruire tavole da skateboard.
Qualcuno, già da un po' ci realizza tavole per intero, alcuni longboard sono ormai da anni in bamboo, ma molti altri e ben più noti marchi tipo Habitat e stereo giusto per citarne un paio hanno da poco iniziato a realizzare tavole con un anima di pochi strati alternati al tradizionale acero canadese per dare, dicono, reattività, pop e salvare l'ambiente. Non so che tipo di pop e durata possano avere questo tipo di tavole ma leggendo un po' in giro il costo inferiore del legno non è l'unico lato positivo di questo materiale.
Se pensate a quante tavole consuma uno skateboarder in strada e pensate che le piante utilizzati per produrre le tavole normalmente hanno qualche decennio, sicuramente scoprire che lo skateboarding sia al 31esimo posto tra le cause di deforestazione in nord america non sarà così sorprendente, anche se un po' fa effetto.
Oltre ad avere caratteristiche fisiche superiori rispetto all'acero (pare essere più leggero e più resistente)il bamboo ha un costo decisamente inferiore e soprattutto ha una crescita rapidissima raggiungendo anche i 160 cm in una settimana e una produzione per metro quadro superiore a molte altre piante. Un'altro plus è che anche una tavola craccata ed inutilizzabile può essere riciclata per produrre materiali compositi per arredamento e edilizia.
Non ho la minima idea di quale pop e tenuta possano avere le tavole in bamboo e sicuramente lanciarsi da 12 scale con una tavola fatta di cibo-per-panda a qualcuno può non dare quella tranquillità che può dare il buon vecchio acero ma chissà, se oltre a poppare come prima si salvano un paio di piante e si risparmia qualche euro, non è proprio malaccio...
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