#66 del 23-04-2007
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Ormai sette anni fa (un sacco!) Luca Basilico scriveva qui su SkateMap la FrontNews sponsorhip che nonostante l'età contiene informazioni e concetti tutt'ora molto attuali. Certo, da allora sono cambiate diverse cose, il costo decisamente più abbordabile degli apparecchi digitali e la semplicità del loro utilizzo rendono la raccolta di footage molto più semplice così come la diffusione dei social network come myspace e youtube consentono di distribuire a costo zero ed in tempi brevissimi tutto il materiale prodotto.
Da allora, anche le aziende sono cambiate, sono nate molte company, molte altre si sono affacciate al mondo dello skaboard e molte, tra quelle già esistenti, sono cresciute sia come volume d'affari che come numero di addetti; in questo contesto, molte aziende hanno ritenuto necessario introdurre la figura del Team Manager per meglio gestire il rapporto tra azienda e skateboarder sponsorizzati.
Per farci un'idea di cosa è cambiato e come funziona un team qui da noi, abbiamo fatto un po' di domande a 3 team manager italiani, Davide Martinazzo, Luca Basilico e Cristian "Gros" Longhi.
1- Chi sei, dove vivi e per chi lavori come tm.
Ho il dovere di organizzare, amministrare e gestire i team e i budget a loro dedicati. Inoltre sono tenuto a curare alcuni aspetti degli eventi che sponsorizziamo durante l’anno con i marchi che abbiamo.
Gestire il Team e le sue attività... fare in modo che l'investimento di AG sia proficuo
Gestire il team, il budget a disposizione, rapporti con i media, spedire materiale, organizzare tour, photoshooting, eventi e quant’altro per promuovere i miei riders e chiaramente Bastard.
3- Quali tra queste ritieni le più importanti e perchè ?
Sicuramente l’organizzazione e creazione del team. Ricopro questo ruolo proprio perché mancava la figura dello skater che ha determinate conoscenze tecniche e sa valutare e capire quelle che possono essere le esigenze del singolo skater.
Far funzionare un Team vuole dire supportare gli skater ed al contempo garantire un buon ritorno di immagine al marchio...
ogni cosa è importante a suo modo, ritengo però che una cosa tra le più importanti sia quella di cercare di avere un team dove i tuoi riders sono contenti di starci, renderli felici e orgogliosi di essere parte di qualcosa che sentono loro…
4- Com è organizzato il team che rappresenti (flow, "pros" etc.) ?
Sia in Blue distribution sia in Strange skateboards i team vengono da me organizzati sulla base del concetto americano del Pro Rider e del Flow Team Rider. Le differenze ovviamente stanno nel quantitativo di materiale che viene fornito ad ogni team rider e nel modo in cui ognuno di loro viene seguito.
Ci sono i team rider "ufficiali" e quelli in Flow supportati dagli shops....
Abbiamo 8 riders ma è ora di rivoluzionare un po’ il tutto, sto cercando di capire in che modo premiare i riders che si impegnagno di più. Soprattutto vorrei fare qualcosa di nuovo e di diverso dal solito team che fa i tour le foto e quelle cose li...vorrei fare un progetto che coinvolge di più i riders, qualcosa che sentono più loro.
5- Con quali criteri è stato composto e viene gestito?
In entrambe le distribuzioni mi sono trovato a lavorare con un team storico che ho portato avanti; in un secondo momento ho iniziato ad inserire rider che secondo me meritano un supporto. La gestione avviene principalmente via telefono e mail. Quando arriva l’estate però ci sono più occasioni di incontrarsi di persona alle gare e sulle strade.
Ho scelto skater che mi piace vedere skateare.. che usano il cervello e con i quali è piacevole stare in giro. Attualmente nel Official Team skateano Raffaele Schirinzi, Edo Paris, Mirko Obkircher, Daniele Fenili. Ho cercato di unire skater d'esperienza a rider per così dire "emergenti".
Cerco di prendere i riders che a noi (bastards) piacciono di più, quelli che riteniamo i più forti, e non ultimo persone che stimiamo e che reputiamo dei bravi tipi…
6- C'à spazio per nuove leve? ed in che modo valutate eventuali "candidature" ?
Assolutamente si! Ci mancherebbe. Ricevo molto spesso Sponsor Me video, foto e telefonate da skaters che non si sentono spesso nominare. Se c’è da parte loro una continuità nel farsi sentire, produrre materiale per riviste, voglia di sbattersi, prima o dopo arrivano in uno dei team. La cosa migliore resta comunque la possibilità di incontrarsi ad un contest o vedersi in uno street spot per conoscersi. Resta per me fondamentale conoscere lo skater di persona. Questo mi permette di lavorare al meglio.
Non mi piacciono gli skater che si propongono... La preoccupazione di uno skater deve essere quella di skateare bene e divertirsi. Quella di un team manager quella di scoprire nuovi talenti... Gli skater con le palle li scopri stando in giro a skateare non con un curriculum. Se volete uno sponsor skateate in giro, fate i contest e cercate di chiudere i trick quando è il momento di farlo. E' il modo migliore per farsi notare.
C’è sempre spazio per chi spacca, non solo nel team Bastard penso, io cerco di incrementare il team ogni anno, ad esempioo abbiamo appena preso nel team (e ne sono orgoglioso) Marcin Solecki, di Ladispoli….
7- Quali sono i "doveri" degli skateboarder del tuo team?
L’unico “dovere” fondamentale è quello di spingere il marchio. Indossarlo e utilizzarlo con dignità. È importante averne rispetto perché il marchio rappresenta il team di cui lo skater è parte integrante.
Skateare bene... Non tirarsi le pose. Non dire sempre NO quando c'è in programma un attività del team.. vestire Analog con genuinità... i "manichini brandizzati" mi fanno tristezza.
innanzitutto rappresentare al meglio il marchi Bastard, poi partecipare alla vita del team, cercare di produrre materiale (video e fotografico) che noi utilizzeremo per le nostre campagne pubblicitarie.
8- Quali invece i "diritti" ovvero in cosa consiste la sponsorship che viene proposta ?
In base al contratto firmato (Pro o Flow) ci sono degli allegati con il numero di scarpe, abbigliamento, tavole e denaro che il rider potrà ricevere durante l’anno. Inoltre, se discussi preventivamente, ci sono supporti economici per iniziative personali (es. tour), rimborsi spese per trasferte, piccoli incentivi economici qualora il rider partecipi a delle foto session o alle demo richieste dalla distribuzione.
I rider ricevono materiale in una quantità appropriata, un budget per i rimborsi spese viaggio e dei foto incentivi a fine anno... e poi gli spetta di divertirsi a skateare con me quando andiamo in tour oppure in giro per qualche attività del team.
beh, chiaramente devono essere messi in condizione di rappresentarci al meglio, quindi hanno del materiale (vestiario) e per alcuni di loro sono previsti rimborsi spese (soldi)
9- Un team ben organizzato influisce molto sulla crescita di uno skateboarder, in qualità di team manager però hai il dovere primario di rappresentare il marchio. Nel caso le due cose non coincidano, cosa viene prima per te tra il "marchio" e lo skateboarder ?
Rappresentare al meglio il marchio e la sua immagine è il mio obbiettivo principale. È evidente che mi viene più facile trovarmi a tavolino con uno skater e ascoltare le sue necessità e poi risolvere i problemi insieme, piuttosto che cambiare lo stile consolidato di un brand.
Skateboarders first. Sono un Team Manager non un Brand Manager.
Diciamo che se un team è ben organizzato, il singolo skater cresce di sicuro. onestamente non mi sono trovato ancora nella posizione di dover scegliere tra marchio e skater…Ho un buon rapporto con i miei riders e penso che il mio dovere primario sia stare dalla parte degli skaters, anche contro l’interesse del marchio…ma l’interesse di Bastard è dalla parte degli skaters quindi non è mai un problema. Faccio un esempio : se uno del mio team vuol cambiare sponsor perché gli conviene di più skateare per un’altra company, siamo noi i primi a dirgli di farlo e a fare il tifo per lui…in questo modo anche Bastard ne uscirà bene pur perdendo un rider.
10- Presumibilmente, ogni anno hai a disposizione un budget da investire, come lo organizzi? Ti consulti con gli skateboarder per organizzare tour e altre iniziative legate al team?
Viste le continue proposte di sponsorizzazione che arrivano ai nostri indirizzi e l’evoluzione di altre già aperte, io e tutta l’azienda dobbiamo modificare i piani e i budget in corso d’opera. Poi se i progetti (tour, foto session, sponsorship) funzionano non ci sono problemi ad aumentare gli investimenti. E poi, se c’è un rider nuovo che merita di essere spinto… perché no!
Per quanto riguarda le iniziative, conciliare le esigenze di più di 20 riders mi risulta difficile perciò, individuato il periodo adatto, valuto la disponibilità di alcuni riders e porto avanti l’iniziativa con quelli che non hanno impegni scolastici o lavorativi in quel momento.
Generalmente mi consulto con gli skater... se è possibile. A volte però le scelte vengono dall'alto... come è giusto che sia. In fondo un team è uno strumento di marketing ed è normale che segua delle linee guida prestabilite e coordinate ad altre iniziative/necessità
Da quest’anno si, organizziamo un meeting con tutti i riders e stendiamo il programma con tutti gli impegni per l’anno a venire E’ importante confrontarsi con i riders, loro sono più dentro le storie di me, quindi la loro opinione è fondamentale.
11- Perchè secondo te molte aziende non ricacciano una parte dei soldi che guadagnano sfruttando l'immagine dello skateboard per organizzare un team serio, dei tour, demo etc? Ovvero, perchè ormai tutti si accontentano della promozione della casa madre, del contest-evento una volta ogni tanto o del tour con i pro usa svogliati di turno?
Perchè molte di queste aziende non hanno un team manager e perché probabilmente non vedono l’esigenza di reinvestire. Non hanno capito quanto è importante la comunicazione diretta. Lo skateboard è nelle strade e loro sono negli uffici. Se il marchio è grosso sopravvive finché dura la moda, ma, se non saprà farsi rispettare dagli skaters, prima o dopo comincerà a pagarne le conseguenze. Perché tutti si accontentano della promozione della casa madre? Non ne ho idea. Io non mi accontento. Gli americani, se salgono sul mio furgone, di solito “producono”! E i risultati li vedrete presto sulle pagine di 6:00 AM.
Che fai mi inviti a nozze? La schiera dei "saccheggiatori" si divide in due fronti. Il primo fronte comprende gli ingnoranti... quelli che di skateboard non ne sanno nulla e non hanno la volontà (o la possibilità) di pagare nessuno per gestire il marketing di settore. La seconda schiera è invece quella dei "dolosi"... quelli che volutamente prendono senza dare. Cosa mi piace meno dei due? mi danno fastidio entrambi. In italia c'è la falsa credenza che ogni soldo risparmiato sia necessariamente un soldo "guadagnato"... il che è certamente sbagliato in alcuni casi... come appunto questo. Una company che non supporta il mercato di cui vive compie un azione di saccheggio che sulla lunga distanza danneggia l'azienda stessa (purtroppo questo non è sempre vero) e secondariamente il mercato (questo invece ahimè è una certezza). In Italia non è difficile trovare uno sponsor di scarpe oppure abbigliamento... trovare supporto per l'hardware è invece tutt'altro che facile. I migliori skater nazionali sono sponsorizzati da skateboard company NAZIONALI (le varie strange-dumb-anonymous) che sebbene appartengano la categoria più "povera" dello skatebusiness sono anche le uniche a sostenere le necessità "materiali" degli skater che sono prima di tutto TAVOLE e RUOTE. Quando ci penso....Se si fa eccezione per Totally ai tempi d'oro, in Italia i maggiori importatori di hardware non hanno MAI avuto uno skateboard Team. (NB regalare una manciata di tavole all'anno ad uno skater NON è avere uno skateboard Team). Tutti si sono dedicati principalmente alla "simpatica" guerra dei prezzi. "Il mio concorrente vende le tavole a 3 euro?BENE, io le vendo a 1 euro!" Poi arriva i furbone che stocca le tavole VECCHIE e le vende a 0,50 euro e così spinge fuori mercato le skate company italiane che non si possono permettere di fare prezzi altrettanto bassi. Da sempre il prezzo è stato l'unico argomento di vendita dei nostri importatori. "Guadagno 3 euro in meno a tavola? Bene, recupero il mancato introito non sponsorizzando NESSUNO... NON supporto gli eventi... NON organizzo tour se non quelli imposti dalll'alto" Di chi è colpa? Un pò di tutti... anche dei negozianti, che dovrebbero cercare di fornirsi da chi pratica una politica commerciale corretta e supporta gli skater e la scena. Purtroppo però per un negoziate che "ci tiene" ce ne sono 20 che se ne sbattono e comprano "dal più comodo"... Quale dovrebbe essere la politica giusta è semplice: Mi vuoi vendere le tavole? i vestiti? le ruote? BENE fammi prima vedere in cambio cosa dai alla scena e poi decido.... INVECE NO. E gli skater? Gli skater sono animali abbastanza stupidi e non vedono molto oltre i soldi che risparmiano sull'acquisto di una singola tavola... infondo non gliene si può dare nemmeno colpa... Quante tavole comsuma uno skater medio in un anno? tra le 5 e le 10 tavole! Pensate a questo. Se ogni singola tavola costasse 10,00 euro in più e questi soldi fossero debitamente re-investiti ci sarebbe il cash per fare tutto e meglio (incluso sponsorizzare gli skater più meritevoli come si deve)... e quanto costerebbe questo in più all'anno ad uno skater? 50-100 euro. Con un massimo di 30 cent al giorno tutto potrebbe cambiare... Ahahahahaha...Il mio nonno diceva sempre : "Pòra Italietta!"
Perché gestire un team non è una cosa easy, ci vuole una persona dedicata, devi pagarla, ci vogliono molte risorse…diciamo che le aziende che hanno un team sono quelle che ci credono veramente nello skate, sono quelle che sanno come si fa e hanno voglia e possibilità di farlo.
12- Come credi influiranno nel tuo lavoro i cosiddetti SocialNetworks come myspace, youtube, secondlife e compagnia bella?
Stanno già rivoluzionando molte cose. Tutto il mondo si incontra sulle pagine web e tutto è in una vetrina globale. Il talento di alcuni sconosciuti viene notato molto prima e allo stesso tempo ogni piccola novità delle company viene promozionata. La mia unica paura è che si crei un’ondata di monitor-dipendenti, figli dei gossip ma lontani dalla propria realtà locale.
E come vuoi che influiscano? presto nessuna azienda potrà ignorare la potenzialità del marketing realizzato in queste "realtà virtuali".... sarà semplicemente un nuovo ulteriore fronte della comunicazione commerciale. Chi saprà sfruttarlo meglio ne trarrà i maggiori vantaggi
Noi abbiamo già la pagina del team su myspace anche queste cose ora come ora sono fondamentali, creare una comunity è fondamentale, e questi sono i mezzi che abbiamo tra le mani ora, dobbiamo assolutamente usarli e usarli al meglio…
13- L'orario è cambiato e la stagione estiva è praticamente alle porte. Cosa stai architettando per il team quest'anno ? Giusto perchè la domanda "progetti per il futuro" oltre che banale fa molto Buona domenica...
Con il team Strange siamo reduci da un tour in Salento dove abbiamo raccolto un bel po’ di materiale fotografico e video. È stato un tour fondamentale per la chiusura del nostro video. Per quel che riguarda Blue invece, ci sono nuovi tours divertenti e delle new entry nei team. Ci saranno ancora il Go Skateboarding Day, il Game of Skate e forse qualche sorpresa dall’America.
Skateare appalla. Ci sono un paio di cose interessanti in ballo... ma "gotta keep 'em underground"... almeno per ora ;-)
Espanderci all’estero, in europa all’inizio e poi chissà, avere un team europeo di pros…organizzare un evento Bastard a livello europeo…questi più che progetti per il futuro sono i miei sogni, che poi per me sono la stessa cosa.
Da allora, anche le aziende sono cambiate, sono nate molte company, molte altre si sono affacciate al mondo dello skaboard e molte, tra quelle già esistenti, sono cresciute sia come volume d'affari che come numero di addetti; in questo contesto, molte aziende hanno ritenuto necessario introdurre la figura del Team Manager per meglio gestire il rapporto tra azienda e skateboarder sponsorizzati.
Per farci un'idea di cosa è cambiato e come funziona un team qui da noi, abbiamo fatto un po' di domande a 3 team manager italiani, Davide Martinazzo, Luca Basilico e Cristian "Gros" Longhi.
1- Chi sei, dove vivi e per chi lavori come tm.
Sono Davide Martinazzo, abito in provincia di Treviso e lavoro come TM per Strange skateboards e Blue Distribution.
Luca Basilico e mi occupo dello skateboard team di Analog Clothing
Cristian "GroS" Longhi, vivo a bergamo e faccio il team manager per Bastard
Ho il dovere di organizzare, amministrare e gestire i team e i budget a loro dedicati. Inoltre sono tenuto a curare alcuni aspetti degli eventi che sponsorizziamo durante l’anno con i marchi che abbiamo.
Gestire il Team e le sue attività... fare in modo che l'investimento di AG sia proficuo
Gestire il team, il budget a disposizione, rapporti con i media, spedire materiale, organizzare tour, photoshooting, eventi e quant’altro per promuovere i miei riders e chiaramente Bastard.
3- Quali tra queste ritieni le più importanti e perchè ?
Sicuramente l’organizzazione e creazione del team. Ricopro questo ruolo proprio perché mancava la figura dello skater che ha determinate conoscenze tecniche e sa valutare e capire quelle che possono essere le esigenze del singolo skater.
Far funzionare un Team vuole dire supportare gli skater ed al contempo garantire un buon ritorno di immagine al marchio...
ogni cosa è importante a suo modo, ritengo però che una cosa tra le più importanti sia quella di cercare di avere un team dove i tuoi riders sono contenti di starci, renderli felici e orgogliosi di essere parte di qualcosa che sentono loro…
4- Com è organizzato il team che rappresenti (flow, "pros" etc.) ?
Sia in Blue distribution sia in Strange skateboards i team vengono da me organizzati sulla base del concetto americano del Pro Rider e del Flow Team Rider. Le differenze ovviamente stanno nel quantitativo di materiale che viene fornito ad ogni team rider e nel modo in cui ognuno di loro viene seguito.
Ci sono i team rider "ufficiali" e quelli in Flow supportati dagli shops....
Abbiamo 8 riders ma è ora di rivoluzionare un po’ il tutto, sto cercando di capire in che modo premiare i riders che si impegnagno di più. Soprattutto vorrei fare qualcosa di nuovo e di diverso dal solito team che fa i tour le foto e quelle cose li...vorrei fare un progetto che coinvolge di più i riders, qualcosa che sentono più loro.
5- Con quali criteri è stato composto e viene gestito?
In entrambe le distribuzioni mi sono trovato a lavorare con un team storico che ho portato avanti; in un secondo momento ho iniziato ad inserire rider che secondo me meritano un supporto. La gestione avviene principalmente via telefono e mail. Quando arriva l’estate però ci sono più occasioni di incontrarsi di persona alle gare e sulle strade.
Ho scelto skater che mi piace vedere skateare.. che usano il cervello e con i quali è piacevole stare in giro. Attualmente nel Official Team skateano Raffaele Schirinzi, Edo Paris, Mirko Obkircher, Daniele Fenili. Ho cercato di unire skater d'esperienza a rider per così dire "emergenti".
Cerco di prendere i riders che a noi (bastards) piacciono di più, quelli che riteniamo i più forti, e non ultimo persone che stimiamo e che reputiamo dei bravi tipi…
6- C'à spazio per nuove leve? ed in che modo valutate eventuali "candidature" ?
Assolutamente si! Ci mancherebbe. Ricevo molto spesso Sponsor Me video, foto e telefonate da skaters che non si sentono spesso nominare. Se c’è da parte loro una continuità nel farsi sentire, produrre materiale per riviste, voglia di sbattersi, prima o dopo arrivano in uno dei team. La cosa migliore resta comunque la possibilità di incontrarsi ad un contest o vedersi in uno street spot per conoscersi. Resta per me fondamentale conoscere lo skater di persona. Questo mi permette di lavorare al meglio.
Non mi piacciono gli skater che si propongono... La preoccupazione di uno skater deve essere quella di skateare bene e divertirsi. Quella di un team manager quella di scoprire nuovi talenti... Gli skater con le palle li scopri stando in giro a skateare non con un curriculum. Se volete uno sponsor skateate in giro, fate i contest e cercate di chiudere i trick quando è il momento di farlo. E' il modo migliore per farsi notare.
C’è sempre spazio per chi spacca, non solo nel team Bastard penso, io cerco di incrementare il team ogni anno, ad esempioo abbiamo appena preso nel team (e ne sono orgoglioso) Marcin Solecki, di Ladispoli….
7- Quali sono i "doveri" degli skateboarder del tuo team?
L’unico “dovere” fondamentale è quello di spingere il marchio. Indossarlo e utilizzarlo con dignità. È importante averne rispetto perché il marchio rappresenta il team di cui lo skater è parte integrante.
Skateare bene... Non tirarsi le pose. Non dire sempre NO quando c'è in programma un attività del team.. vestire Analog con genuinità... i "manichini brandizzati" mi fanno tristezza.
innanzitutto rappresentare al meglio il marchi Bastard, poi partecipare alla vita del team, cercare di produrre materiale (video e fotografico) che noi utilizzeremo per le nostre campagne pubblicitarie.
8- Quali invece i "diritti" ovvero in cosa consiste la sponsorship che viene proposta ?
In base al contratto firmato (Pro o Flow) ci sono degli allegati con il numero di scarpe, abbigliamento, tavole e denaro che il rider potrà ricevere durante l’anno. Inoltre, se discussi preventivamente, ci sono supporti economici per iniziative personali (es. tour), rimborsi spese per trasferte, piccoli incentivi economici qualora il rider partecipi a delle foto session o alle demo richieste dalla distribuzione.
I rider ricevono materiale in una quantità appropriata, un budget per i rimborsi spese viaggio e dei foto incentivi a fine anno... e poi gli spetta di divertirsi a skateare con me quando andiamo in tour oppure in giro per qualche attività del team.
beh, chiaramente devono essere messi in condizione di rappresentarci al meglio, quindi hanno del materiale (vestiario) e per alcuni di loro sono previsti rimborsi spese (soldi)
9- Un team ben organizzato influisce molto sulla crescita di uno skateboarder, in qualità di team manager però hai il dovere primario di rappresentare il marchio. Nel caso le due cose non coincidano, cosa viene prima per te tra il "marchio" e lo skateboarder ?
Rappresentare al meglio il marchio e la sua immagine è il mio obbiettivo principale. È evidente che mi viene più facile trovarmi a tavolino con uno skater e ascoltare le sue necessità e poi risolvere i problemi insieme, piuttosto che cambiare lo stile consolidato di un brand.
Skateboarders first. Sono un Team Manager non un Brand Manager.
Diciamo che se un team è ben organizzato, il singolo skater cresce di sicuro. onestamente non mi sono trovato ancora nella posizione di dover scegliere tra marchio e skater…Ho un buon rapporto con i miei riders e penso che il mio dovere primario sia stare dalla parte degli skaters, anche contro l’interesse del marchio…ma l’interesse di Bastard è dalla parte degli skaters quindi non è mai un problema. Faccio un esempio : se uno del mio team vuol cambiare sponsor perché gli conviene di più skateare per un’altra company, siamo noi i primi a dirgli di farlo e a fare il tifo per lui…in questo modo anche Bastard ne uscirà bene pur perdendo un rider.
10- Presumibilmente, ogni anno hai a disposizione un budget da investire, come lo organizzi? Ti consulti con gli skateboarder per organizzare tour e altre iniziative legate al team?
Viste le continue proposte di sponsorizzazione che arrivano ai nostri indirizzi e l’evoluzione di altre già aperte, io e tutta l’azienda dobbiamo modificare i piani e i budget in corso d’opera. Poi se i progetti (tour, foto session, sponsorship) funzionano non ci sono problemi ad aumentare gli investimenti. E poi, se c’è un rider nuovo che merita di essere spinto… perché no!
Per quanto riguarda le iniziative, conciliare le esigenze di più di 20 riders mi risulta difficile perciò, individuato il periodo adatto, valuto la disponibilità di alcuni riders e porto avanti l’iniziativa con quelli che non hanno impegni scolastici o lavorativi in quel momento.
Generalmente mi consulto con gli skater... se è possibile. A volte però le scelte vengono dall'alto... come è giusto che sia. In fondo un team è uno strumento di marketing ed è normale che segua delle linee guida prestabilite e coordinate ad altre iniziative/necessità
Da quest’anno si, organizziamo un meeting con tutti i riders e stendiamo il programma con tutti gli impegni per l’anno a venire E’ importante confrontarsi con i riders, loro sono più dentro le storie di me, quindi la loro opinione è fondamentale.
11- Perchè secondo te molte aziende non ricacciano una parte dei soldi che guadagnano sfruttando l'immagine dello skateboard per organizzare un team serio, dei tour, demo etc? Ovvero, perchè ormai tutti si accontentano della promozione della casa madre, del contest-evento una volta ogni tanto o del tour con i pro usa svogliati di turno?
Perchè molte di queste aziende non hanno un team manager e perché probabilmente non vedono l’esigenza di reinvestire. Non hanno capito quanto è importante la comunicazione diretta. Lo skateboard è nelle strade e loro sono negli uffici. Se il marchio è grosso sopravvive finché dura la moda, ma, se non saprà farsi rispettare dagli skaters, prima o dopo comincerà a pagarne le conseguenze. Perché tutti si accontentano della promozione della casa madre? Non ne ho idea. Io non mi accontento. Gli americani, se salgono sul mio furgone, di solito “producono”! E i risultati li vedrete presto sulle pagine di 6:00 AM.
Che fai mi inviti a nozze? La schiera dei "saccheggiatori" si divide in due fronti. Il primo fronte comprende gli ingnoranti... quelli che di skateboard non ne sanno nulla e non hanno la volontà (o la possibilità) di pagare nessuno per gestire il marketing di settore. La seconda schiera è invece quella dei "dolosi"... quelli che volutamente prendono senza dare. Cosa mi piace meno dei due? mi danno fastidio entrambi. In italia c'è la falsa credenza che ogni soldo risparmiato sia necessariamente un soldo "guadagnato"... il che è certamente sbagliato in alcuni casi... come appunto questo. Una company che non supporta il mercato di cui vive compie un azione di saccheggio che sulla lunga distanza danneggia l'azienda stessa (purtroppo questo non è sempre vero) e secondariamente il mercato (questo invece ahimè è una certezza). In Italia non è difficile trovare uno sponsor di scarpe oppure abbigliamento... trovare supporto per l'hardware è invece tutt'altro che facile. I migliori skater nazionali sono sponsorizzati da skateboard company NAZIONALI (le varie strange-dumb-anonymous) che sebbene appartengano la categoria più "povera" dello skatebusiness sono anche le uniche a sostenere le necessità "materiali" degli skater che sono prima di tutto TAVOLE e RUOTE. Quando ci penso....Se si fa eccezione per Totally ai tempi d'oro, in Italia i maggiori importatori di hardware non hanno MAI avuto uno skateboard Team. (NB regalare una manciata di tavole all'anno ad uno skater NON è avere uno skateboard Team). Tutti si sono dedicati principalmente alla "simpatica" guerra dei prezzi. "Il mio concorrente vende le tavole a 3 euro?BENE, io le vendo a 1 euro!" Poi arriva i furbone che stocca le tavole VECCHIE e le vende a 0,50 euro e così spinge fuori mercato le skate company italiane che non si possono permettere di fare prezzi altrettanto bassi. Da sempre il prezzo è stato l'unico argomento di vendita dei nostri importatori. "Guadagno 3 euro in meno a tavola? Bene, recupero il mancato introito non sponsorizzando NESSUNO... NON supporto gli eventi... NON organizzo tour se non quelli imposti dalll'alto" Di chi è colpa? Un pò di tutti... anche dei negozianti, che dovrebbero cercare di fornirsi da chi pratica una politica commerciale corretta e supporta gli skater e la scena. Purtroppo però per un negoziate che "ci tiene" ce ne sono 20 che se ne sbattono e comprano "dal più comodo"... Quale dovrebbe essere la politica giusta è semplice: Mi vuoi vendere le tavole? i vestiti? le ruote? BENE fammi prima vedere in cambio cosa dai alla scena e poi decido.... INVECE NO. E gli skater? Gli skater sono animali abbastanza stupidi e non vedono molto oltre i soldi che risparmiano sull'acquisto di una singola tavola... infondo non gliene si può dare nemmeno colpa... Quante tavole comsuma uno skater medio in un anno? tra le 5 e le 10 tavole! Pensate a questo. Se ogni singola tavola costasse 10,00 euro in più e questi soldi fossero debitamente re-investiti ci sarebbe il cash per fare tutto e meglio (incluso sponsorizzare gli skater più meritevoli come si deve)... e quanto costerebbe questo in più all'anno ad uno skater? 50-100 euro. Con un massimo di 30 cent al giorno tutto potrebbe cambiare... Ahahahahaha...Il mio nonno diceva sempre : "Pòra Italietta!"
Perché gestire un team non è una cosa easy, ci vuole una persona dedicata, devi pagarla, ci vogliono molte risorse…diciamo che le aziende che hanno un team sono quelle che ci credono veramente nello skate, sono quelle che sanno come si fa e hanno voglia e possibilità di farlo.
12- Come credi influiranno nel tuo lavoro i cosiddetti SocialNetworks come myspace, youtube, secondlife e compagnia bella?
Stanno già rivoluzionando molte cose. Tutto il mondo si incontra sulle pagine web e tutto è in una vetrina globale. Il talento di alcuni sconosciuti viene notato molto prima e allo stesso tempo ogni piccola novità delle company viene promozionata. La mia unica paura è che si crei un’ondata di monitor-dipendenti, figli dei gossip ma lontani dalla propria realtà locale.
E come vuoi che influiscano? presto nessuna azienda potrà ignorare la potenzialità del marketing realizzato in queste "realtà virtuali".... sarà semplicemente un nuovo ulteriore fronte della comunicazione commerciale. Chi saprà sfruttarlo meglio ne trarrà i maggiori vantaggi
Noi abbiamo già la pagina del team su myspace anche queste cose ora come ora sono fondamentali, creare una comunity è fondamentale, e questi sono i mezzi che abbiamo tra le mani ora, dobbiamo assolutamente usarli e usarli al meglio…
13- L'orario è cambiato e la stagione estiva è praticamente alle porte. Cosa stai architettando per il team quest'anno ? Giusto perchè la domanda "progetti per il futuro" oltre che banale fa molto Buona domenica...
Con il team Strange siamo reduci da un tour in Salento dove abbiamo raccolto un bel po’ di materiale fotografico e video. È stato un tour fondamentale per la chiusura del nostro video. Per quel che riguarda Blue invece, ci sono nuovi tours divertenti e delle new entry nei team. Ci saranno ancora il Go Skateboarding Day, il Game of Skate e forse qualche sorpresa dall’America.
Skateare appalla. Ci sono un paio di cose interessanti in ballo... ma "gotta keep 'em underground"... almeno per ora ;-)
Espanderci all’estero, in europa all’inizio e poi chissà, avere un team europeo di pros…organizzare un evento Bastard a livello europeo…questi più che progetti per il futuro sono i miei sogni, che poi per me sono la stessa cosa.
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