#42 del 17-01-2000
TXT: Max Bonassi
La città di Seoul conta una decina di milioni di abitanti, è stata rasa al suolo innumerevoli volte nel corso della sua lunga storia, prima vittima dei cinesi poi dei giapponesi, poi dei russi, fino all'ultima volta con la guerra di Korea negli anni '50.
L'architettura è quindi quella di una città moderna, molto skateabile, anche se molto trafficata, con innumerevoli colline da downhill, stile San Francisco (o stile Genova per dirla con parole
nostre).
Se vi capita di passare da Seoul e volete skateare... veniteci d'estate! Qui fa un freddo boia, le giornate con temperature tra i meno 10 e i meno 15 sono la norma, e pensare che Seoul è all'altezza della Sicilia.
Avevo portato lo skate pensando di girare in skate, ma non l'ho mai staccato da sotto la borsa (se non altro è stato molto utile come carrellino portavaligia!). Per strada e sui marciapiedi devi stare attento a dove e a come metti i piedi, per la presenza di uno spesso strato di ghiaccio, dall'aspetto nodoso, color asfalto, scivolosissimo e che ormai sembra diventato un tutt'uno con l'asfalto stesso. Per muoversi ci sarebbe una bella metropolitana con 10 linee, ma per noi occidentali è praticamente inutilizzabile perchè è scritto tutto in alfabeto koreano, indicazioni, vie, piazze, tutto tranne i nomi delle stazioni che hanno i sottotitoli.
I pulmann peggio che peggio, non sai da dove vengono nè dove ti portano. Praticamente se non hai una guida locale rischi di poterti muovere solo coi Taxi neri, i cosiddetti Black Cap, (sono quelli di lusso, costano più del doppio di quelli normali, ma hanno gli autisti che parlano inglese e garantiscono di non fregare i clienti stranieri con inutili allungamenti di strada).
Skateare all'aperto d'inverno è impresa quindi impossibile, forse esiste qualche skatepark al coperto; negozi di skate neanche ne ho visti, piuttosto tre negozioni di snowboard belli forniti, proverò a chiedere info a qualcuno di questi domani.
Lo snowboard sembra molto diffuso anche se le montagne sono poche e basse, sabato vado a snowbordare in qualche località qua intorno, vi farò sapere.
Il cibo è molto buono, si mangia coi bastoncini in una miriade di piatti, piattini e scodelline, carne, pesce, verdura, legumi e the. Tipico è il fornelletto in mezzo al tavolo dove ti portano gli ingredienti e ti cucini da te quello che vuoi come lo vuoi; è molto faidate come cucina, probabilmente hanno scoperto che uno dei piaceri del cibo sta proprio nel cucinarlo!
Il popolo koreano è gentile e riservato, molto attaccato alla sua cultura e alle sue tradizioni, che si sono sviluppate ed hanno sopravvissuto ad un passato lunghissimo e travagliato.
Per tradizione in Korea, il primogenito dovrebbe essere maschio ed il governo è arrivato al punto di vietare le analisi fatte per prevedere il sesso dei nascituri, allo scopo di limitare la piaga degli aborti dei feti di sesso femminile, pensate che la Korea è arrivata ad essere uno dei pochi paesi al mondo, se non l'unico, dove la maggioranza è maschile, (il 53 contro il 47% o giù di li).
Ho fatto questa precisazione perchè è importante sapere che qui di donne ce n'è sempre meno, mentre si dice che i koreani siano molto gelosi delle loro belle ragazze, quindi... okkio al kranio!
I locali la sera fanno un pò cagare da quel poco che ho visto, ci sono bar dove si beve the e caffe (non caffè espresso) e discoteche stile anni '80 con musica disco cantata in koreano che sembrano tutte sigle di cartoni animati giapponesi.
Tremendi i buttafuori vestiti da camerieri (o forse sono i camerieri che fanno anche da buttafuori), in abito rosso con camicia bianca e papillon, facce da esperti di arti marziali, con cicatrici varie.
Il divertimento che va per la maggiore in Korea sono i locali di karaoke.
Si avete capito bene, ce ne sono migliaia, di ogni stile, per tutti i gusti e per tutte le tasche, sono quei locali dove i clienti cantano su delle basi musicali, leggendo il testo su uno schermo e a un certo punto la macchina decreta anche un vincitore! è talmente incredibile che mi sono divertito anch'io!
E' proprio vero, il mondo è bello perchè è vario!
L'architettura è quindi quella di una città moderna, molto skateabile, anche se molto trafficata, con innumerevoli colline da downhill, stile San Francisco (o stile Genova per dirla con parole
nostre).
Se vi capita di passare da Seoul e volete skateare... veniteci d'estate! Qui fa un freddo boia, le giornate con temperature tra i meno 10 e i meno 15 sono la norma, e pensare che Seoul è all'altezza della Sicilia.
Avevo portato lo skate pensando di girare in skate, ma non l'ho mai staccato da sotto la borsa (se non altro è stato molto utile come carrellino portavaligia!). Per strada e sui marciapiedi devi stare attento a dove e a come metti i piedi, per la presenza di uno spesso strato di ghiaccio, dall'aspetto nodoso, color asfalto, scivolosissimo e che ormai sembra diventato un tutt'uno con l'asfalto stesso. Per muoversi ci sarebbe una bella metropolitana con 10 linee, ma per noi occidentali è praticamente inutilizzabile perchè è scritto tutto in alfabeto koreano, indicazioni, vie, piazze, tutto tranne i nomi delle stazioni che hanno i sottotitoli.
I pulmann peggio che peggio, non sai da dove vengono nè dove ti portano. Praticamente se non hai una guida locale rischi di poterti muovere solo coi Taxi neri, i cosiddetti Black Cap, (sono quelli di lusso, costano più del doppio di quelli normali, ma hanno gli autisti che parlano inglese e garantiscono di non fregare i clienti stranieri con inutili allungamenti di strada).
Skateare all'aperto d'inverno è impresa quindi impossibile, forse esiste qualche skatepark al coperto; negozi di skate neanche ne ho visti, piuttosto tre negozioni di snowboard belli forniti, proverò a chiedere info a qualcuno di questi domani.
Lo snowboard sembra molto diffuso anche se le montagne sono poche e basse, sabato vado a snowbordare in qualche località qua intorno, vi farò sapere.
Il cibo è molto buono, si mangia coi bastoncini in una miriade di piatti, piattini e scodelline, carne, pesce, verdura, legumi e the. Tipico è il fornelletto in mezzo al tavolo dove ti portano gli ingredienti e ti cucini da te quello che vuoi come lo vuoi; è molto faidate come cucina, probabilmente hanno scoperto che uno dei piaceri del cibo sta proprio nel cucinarlo!
Il popolo koreano è gentile e riservato, molto attaccato alla sua cultura e alle sue tradizioni, che si sono sviluppate ed hanno sopravvissuto ad un passato lunghissimo e travagliato.
Per tradizione in Korea, il primogenito dovrebbe essere maschio ed il governo è arrivato al punto di vietare le analisi fatte per prevedere il sesso dei nascituri, allo scopo di limitare la piaga degli aborti dei feti di sesso femminile, pensate che la Korea è arrivata ad essere uno dei pochi paesi al mondo, se non l'unico, dove la maggioranza è maschile, (il 53 contro il 47% o giù di li).
Ho fatto questa precisazione perchè è importante sapere che qui di donne ce n'è sempre meno, mentre si dice che i koreani siano molto gelosi delle loro belle ragazze, quindi... okkio al kranio!
I locali la sera fanno un pò cagare da quel poco che ho visto, ci sono bar dove si beve the e caffe (non caffè espresso) e discoteche stile anni '80 con musica disco cantata in koreano che sembrano tutte sigle di cartoni animati giapponesi.
Tremendi i buttafuori vestiti da camerieri (o forse sono i camerieri che fanno anche da buttafuori), in abito rosso con camicia bianca e papillon, facce da esperti di arti marziali, con cicatrici varie.
Il divertimento che va per la maggiore in Korea sono i locali di karaoke.
Si avete capito bene, ce ne sono migliaia, di ogni stile, per tutti i gusti e per tutte le tasche, sono quei locali dove i clienti cantano su delle basi musicali, leggendo il testo su uno schermo e a un certo punto la macchina decreta anche un vincitore! è talmente incredibile che mi sono divertito anch'io!
E' proprio vero, il mondo è bello perchè è vario!
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